17. ago 2021

Backbox: un dettaglio trascurato, ma costoso da modificare

Backbox: un dettaglio trascurato, ma costoso da modificare
Backbox: un dettaglio trascurato, ma costoso da modificare

Simon Buddle spiega le ragioni per cui modificare una semplice backbox dopo l'installazione può complicare un progetto e fornisce alcuni consigli utili su cosa specificare in prima battuta e come evitare costi imprevisti.

La vita è piena di piccole cose che appaiono sopravvalutate. Oggetti minuscoli che non dovrebbero causare così tanti problemi o sofferenza. In funzione della carica statica, aprire un sacchetto di plastica nuovo, può richiedere da 5 secondi a 5 minuti, prima di poterlo usare. Urtare il dito del piede o prendere una scheggia può essere estremamente doloroso rispetto all'effettivo danno fisico. Alcuni anni fa, un pezzetto di cavo di rame si è infilato sotto la pelle del polpastrello del mio indice, penetrando gradualmente sempre più in profondità nel dito, fino a fermarsi a un millimetro dall'osso. Sarebbe stato assolutamente irrilevante tranne per quegli istanti in cui ho avuto bisogno di stringere una barra, mentre quel pezzettino residuo si trasformava in una lancia termica ustionante in grado di frantumare la roccia. Come se il Servizio Sanitario Nazionale non avesse abbastanza da fare, è stato necessario aprire il dito per individuare e rimuovere la creaturina. Grazie al SSN!

Il che mi riporta all'argomento dell'articolo del mese, le backbox. Pensare di dedicare loro un articolo può apparire ridicolo, ma la verità è che sono una di quelle "piccole cose" nell'ambito di un progetto che davvero possono causare un caos indicibile per un integratore KNX.

Verificare che la backbox indicata e la piastra frontale prevista corrispondano

La questione primaria, e forse più importante, con una backbox è che viene specificata all'inizio del progetto, ma soltanto molto più tardi si scoprono eventuali problemi che la riguardano, momento in cui spesso è difficile o costoso risolverli. La soluzione: specificare la box corretta e comunicarla a tutti. Prendiamo per esempio una semplice presa dati e TV. Adesso è una box comune ben nota alla maggior parte degli elettricisti. Due cavi coassiali e due cavi dati; ancora una volta una configurazione comune. Mettiamo tutto in una backbox a doppio comparto e via. Per questa configurazione, il dettaglio importante è che la backbox abbia una profondità di 47 mm. Ed è questa la questione spinosa, in quanto la maggior parte delle aziende elettriche non avrà preventivato questa versione più profonda. Se non avete mai morsettato e installato questa disposizione di due cavi coassiali e di due dati, vi consiglio di provare a farlo a un livello base. È quantomeno complicato e pressoché impossibile in una backbox poco profonda.

Attenta progettazione

Nel mondo di KNX disponiamo di una gamma straordinaria di piastre di livello base in varie configurazioni. Per noi, si tratta di un grande valore aggiunto, che offre anche un'estetica che pochi sono in grado di realizzare: piastre di livello alto e base, tutte dello stesso tipo, che fanno la felicità di architetti e interior designer. La disposizione della backbox può renderci però tutt'altro che felici. È necessaria un'attenta progettazione in modo da installare la serie adatta, che sia a una, due, tre o quattro comparti. Ogni serie di prese dovrà essere attentamente concepita, concordata e documentata.

Come affrontare le mancate corrispondenze

Le backbox del tastierino sono disponibili in diversi formati, ma quello di uso più comune è certamente la box singola arancione Kaiser. Meravigliosamente facile da montare, la sua installazione è circa il 75% più rapida rispetto a quella di una backbox quadrata e altrettanto più versatile. La maggior parte dei tastierini è facilmente adattabile a tali box, seppure con qualche eccezione. Jung e Gira, per esempio, hanno box specifiche per tastierini a livello o incassati.

Ed ecco il punto. Dovremmo concepire la backbox e il tastierino come un sistema o un gruppo completo, a differenza della backbox elettrica del Regno Unito, che si adatterà a qualsiasi piastra frontale a comparto singolo. Una volta specificati, tastierino e backbox vanno a braccetto. Il passaggio dal montaggio sulla superficie al montaggio a livello dei tastierini richiede anche di modificare la backbox. Lo stesso dicasi per il passaggio dall'incasso Jung a Basalte, per esempio.

Valutazione degli eventuali costi nascosti

Uno dei grandi vantaggi di KNX è che quasi tutti i dispositivi sono intercambiabili. Non vi piace un tastierino? Non c'è problema. Potete sostituirlo con un altro brand. Si può utilizzare qualsiasi dimmer a quattro canali (in base ai carichi) per sostituire quello obsoleto, con un enorme vantaggio sia per l'integratore, sia per il cliente. Ciò implica tuttavia la necessità di esaminare da vicino i piccoli dettagli, in questo caso la backbox. Per sostituire il tastierino, sarà necessario verificare la backbox da utilizzare. L'eventuale differenza solleverà la questione se la prima fase sia stata completata. Le backbox del tastierino precedente sono ancora nella parete? Se sì, sarà necessario inoltrare un ordine per sostituirle tutte. Questa piccola modifica può diventare costosa se si devono sostituire trenta o quaranta box.

Conclusione

Le infinite configurazioni possibili con KNX sono probabilmente ineguagliabili da un altro sistema di controllo. La commercializzazione risulta quindi estremamente facile, in quanto siamo in grado di gestire in pratica qualsiasi aspetto estetico che un cliente possa desiderare e fornire ovviamente una soluzione tecnica in grado di risolvere qualsiasi problema. Il che potrebbe renderci alquanto blasé. È quindi essenziale tenere d'occhio anche quei piccoli dettagli che potrebbero trasformarsi in un enorme problema se non siamo consapevoli delle conseguenze derivanti dalla sostituzione di una backbox.

Simon Buddle CEng MIET, è un consulente di Future Ready Homes, specialista in design dei sistemi di servizio BMS ed ELV.

www.futurereadyhomes.com

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